giovedì 15 marzo 2012

Ogni maledetta domenica

La sconfitta contro lo Sport Italia 69 è una ferita aperta dolorosissima. Sarebbe inutile negare questa evidenza, sfuggire questa tristezza e l'amarezza che i panzer provano in questo momento. Ma è inutile anche piangersi addosso, recriminare su questo o quell'episodio, sul fallo non dato, sulla palla troppo lunga o troppo corta, se sconfitta doveva essere meglio aver perso arrendendosi solo ai rigori dopo aver conteso fino all'ultimo istante una partita che troppe volte ci è sfuggita di mano e che, nonostante tutto, abbiamo comunque rischiato di vincere. Questo però è il passato. Ora di fronte a noi c'è la finale per il terzo posto e la possibilità di vincere la classifica dei capocannonieri della serie C con Giovanni. Abbiamo ancora un ultimo compito da portare a termine prima che il sipario cali su questo torneo e forse anche sulla squadra ( mai dire mai...). E non mi sembra che i panzer siano tipi che si arrendono facilmente. E allora prepariamoci per l'ultima battaglia, se è rimasto ancora qualcosa da dare i 60 minuti che ci aspettano saranno il momento ideale per tirare fuori l'orgoglio, la rabbia e la cattiveria agonistica che abbiamo mostrato in questo torneo e che ci hanno fatto vincere all'ultimo secondo sia gli ottavi che i quarti e per poco non ci hanno mandato in finale. E allora forza Panzer, ora o mai più. Dream On.



martedì 6 marzo 2012

La porta dei sogni - Panzer in semifinale

Ci sono partite che passano alla storia, che segnano un prima e un dopo nell'esperienza di ogni tifoso, per le generazioni passate è stata probabilmente Italia Germania 4 a 3, oppure la finale del mundial spagnolo, o forse quella finita ai rigori contro la Francia nella notte azzurra di Berlino. Per noi che abbiamo i Panzer nel cuore è la partita con i Pick a Flower valida per i quarti di finale della serie C. Non può essere che così. Se una squadra finisce il primo tempo sotto 3 a 1 immeritatamente, gioca per tutta la partita sotto una pioggia battente, contro avversari fisicamente dominanti e fallosi, recupera il divario di reti, si porta in vantaggio, subisce il pareggio a meno di un minuto dalla fine sulla sola disattenzione della ripresa e, invece di scoraggiarsi o rassegnarsi ai rigori cerca e trova il gol che ci porta in semifinale a una manciata di attimi dalla fine, allora merita di entrare nella storia. Il merito va a tutti coloro che sono scesi in campo, Alessandro, Pasquale, Giuseppe, Giovanni, Giacomo, Vito e Ahmed, ma anche a chi come Giovannino, il capitano e il sottoscritto hanno sofferto e incoraggiato la squadra, nessuno ha mai smesso di lottare, nessuno si è arreso. Così facciamo noi. Cosi fanno i Panzer.

Ora però basta con gli elogi, la semifinale ci aspetta e si presenta come una sfida durissima e complicata. La stanchezza nostra e la carica dei nostri avversari si uniscono a sbarrarci la strada. E allora riposiamo e ritroviamo la concentrazione che non sempre ci ha accompagnato nelle nostre partite. Ne avremo bisogno per alimentare il nostro sogno. Non abbiamo più una base a cui fare ritorno, l'unica strada da percorrere è quella che sta davanti ai nostri piedi e solo percorrendola sapremo dove ci porterà. Panzer in semifinale, la porta dei sogni.

lunedì 5 marzo 2012

I gladiatori

Il tabù degli ottavi è stato sfatato. Pur se opposti ai 7 Nani, la squadra con il miglior ranking di tutta la serie C, i panzer hanno conquistato l'accesso ai quarti di finale, un risultato storico e ormai insperato per una franchigia da molti vista come all'ultima apparizione sul palcoscenico del Cus. Nonostante questo i nostri hanno giocato una partita di grande sacrificio e dedizione, ordinata nel pressing e decisa nelle transizioni e nelle ripartenze, mettendo in difficoltà una squadra ostica e di qualità e ottenendo con un insperato 6 a 1 il pass per sfidare nei quarti i Pick and Flowers.

Ci sarà un post per questa partita, ma non adesso, adesso è il momento di raccogliere le forze e concentrare tutte le poche forze rimaste nel tentativo di cercare un'impresa che si annuncia terribile e durissima. I Pick and Flowers sono una squadra degna del massimo rispetto, hanno acquisito nuovi giocatori di grande qualità e dal passato importante, vincitori di passate edizioni del torneo di calcio a 5 e a 8, hanno un gioco veloce e offensivo e solidi difensori, noi siamo invece esploratori di un mondo sconosciuto, senza esperienza a questi livelli, però con un sogno.

ABBIAMO SOLO LA NOSTRA DETERMINAZIONE E QUELLA DEI NOSTRI AMICI.
ABBIAMO SOLO IL NOSTRO CORAGGIO E QUELLO DEI NOSTRI COMPAGNI.
ABBIAMO SOLO UNA OCCASIONE, QUESTA.
ABBIAMO SOLO UN SOGNO, IL NOSTRO.

martedì 14 febbraio 2012

Quella sporca cinquina - Il Pagellone (parte II)

  • Miglior attacco della fase a gironi della serie C con 66 Gol messi a referto.
  • 5° difesa del campionato con 15 gol subiti.
  • Miglior differenza reti con + 51.
  • Giovanni Palermo in testa alla classifica provvisoria dei capocannonieri del campionato di serie C

Basterebbe confrontare i dati sinteticamente esposti qui con quelli, desolanti a dir poco, riportati nell'ormai classico post "lettera dal capitano" di fine novembre scorso, per capire quanto la squadra, ricompattatasi attorno al sogno di proseguire l'avventura nel torneo, sia migliorata nel gioco e nei risultati coronando con uno spendido 2° posto nel girone 5 la fase iniziale della serie C.

Della serie "Non è tutto oro quel che luccica" bisogna comunque ammettere che i facili entusiasmi suscitati dal clamore dei risultati ottenuti dai panzer debbano essere meglio inquadrati alla luce delle squadre affrontate dai nostri beniemini: Ciociar-Team, Rannese e Losers.

Per i primi, oggetto di un post speciale da parte del pagellista ufficiale, la cosa migliore che si può dire è che fossero dei bravi ragazzi, non si può immaginare altra ragione per spiegare l'allegria incontenibile che li pervadeva quando all'intervallo, sotto di 15 a 0, scherzavano come boy-scout attorno alla loro porta, sotto lo sguardo tra l'incredulo e l'attonito dei nostri beniamini. Ma forse, meglio di questo esempio, è la frase di Giovanni che rende l'idea di cosa siano stati questi avversari: "è come se tutti i più scarsi giocatori esistenti al mondo si fossero riuniti insieme", insomma un top team al contrario. Non si può spiegare altrimenti il risultato finale di 22 a 1, il più largo risultato nella storia dei panzer e probabilmente anche di altri 2 o 3 sport presi a caso che, oltretutto, è quasi poco indicativo di quanto visto sul campo dove i nostri hanno letteralmente spadroneggiato come lanzechenecchi durante il sacco di Roma, con Ahmed che ha banchettato sulla inesistente difesa avversaria come mai era successo e dove addirittura Giopa ha messo a segno la bellezza di 11 gol, a fronte dei soli 7 che il cervellotico regolamento cussino ha riconosciuto al nostro bomber.

Per i secondi il discorso cambia davvero poco, con l'apporto di Giuseppe Fancello i panzer hanno asfaltato 11 a 1 anche i meno simpatici Rannese, che si sono fatti notare più che altro per la proposta di menagè a trois avanzata dal loro numero 7, forse indispettito dal rude trattamento ricevuto in marcatura, al duo lucano, che il duo lucano ha prontamente rifiutato.

Partita più combattuta, se combattuta si può definire un match terminato 9 a 2 per i bianco-dorati, è invece quella contro i Losers, che, al di là del nome discutibile, si sono dimostrati un avversario più degno dei precedenti, impegnando la nostra difesa in alcune occasioni e offrendo una vivace resistenza all'attacco dei panzer, dove si segnala una importante novità.

Sì, perche la notizia più importante del momento non viene dai risultati della gestione sportiva della squadra, che come detto ha affrontato avversari di discutibile livello, ma dalla società che, dopo un lungo lavoro sottotraccia e dopo aver più volte garantito agli organi di stampa la chiusura per mancanza di mezzi del mercato in entrata in casa panzer, sfruttando l'apertura della finestra di mercato del campionato uzbeko ha messo a segno ben due straordinari colpi di mercato portando alla corte delle "meringues"( il nuovo soprannome volutamente allusorio dato dai 2 o 3 tifosi presenti sulle panchine alla squadra per il gioco spagnoleggiante proposto ultimamente) Vito Coviello, attaccante di razza che da tempo rumors provenienti da autorevoli uomini mercato (come Oscar Damiani, Martufello e zio Michele) davano vicino alla squadra, e Giacomo Di Pace centrocampista laterale ma all'occorenza elemento polivalente e di sicuro affidamento. I due nuovi acquisti, provenienti dalla franchigia Sturm und drang che ha militato in serie B, hanno accettato il cambio di categoria e si propongono come validi elementi per completare il roster della squadra in vista degli impegni decisivi della fase finale.

Già perchè il momento fatidico è giunto, dalla prossima settimana o da quella successiva (dipende dal meteo, dalla quadratura di Giove in Ariete e dalla temperatura di ebollizione del mosto) si entra nella fase finale che, da quest'anno secondo le nuove direttive del CUS, si disputerà in gara unica.
50 minuti da dentro o fuori,

50 minuti per soccombere o sopraffare,
50 minuti di lotta, di corsa, di calci e magari anche di calcetto,
50 minuti per mangiare o essere mangiati,
50 minuti in cui mettiamo alla prova noi stessi e i nostri compagni.
PER UN SOLO OBIETTIVO.
VIVA i PANZECANIGGIA


GIORDANO - spettatore non pagante per gran parte dei matches, si mostra attento nelle rarissime occasioni in cui è chiamato in causa, un pò distratto nella partita contro i losers manca l'uscita tempestiva in occasione del secondo gol, si riscatta successivamente respingendo il tiro ravvicinato di 2 avversari. La sua concentrazione dovrà essere assoluta nelle prossime gare e lo sa, per intanto entra carico di fiducia nei playoff.
Voto 6+ - GUARDIANO

D'ALESSANDRO - L'emblema delle sue prestazioni si manifesta al minuto 15 della ripresa della gara contro i Ciociar-Team. La palla respinta da un difensore avversario rotola verso la linea di centrocampo, un avversario si affanna nel tentativo di riconquistarla quando improvvisamente alza la testa, incrocia lo sguardo torvo di Pasquale che lo osserva, si ferma e ritorna sui suoi passi scuotendo la testa e maledicendo il giorno in cui si è iscritto al torneo. Superfluo dire che conduce la difesa in maniera impeccabile come al solito giocando spesso d'anticipo e sbaragliando gli avversari nei contrasti. Si diletta nell'inventare assist e nel seminare panico tra gli avversari con le sue discese e le botte da fuori. Il voto non può essere più alto solo in considerazione del valore degli avversari.
Voto 7,5 - CLARENZIO

PUPPO - Il capitano completa la linea di difesa restando spesso come ultimo uomo a occuparsi dell'assistenza ai malcapitati che si ritrovano senza sapere come dalla parte sbagliata del terreno di gioco, la sua. Per il resto solo ordinaria amministrazione con sporadici assist e conclusioni.
Voto 6,5 - ARATRO

FANCELLO - Il buon Giuseppe riappare dopo alcune partite saltate giocando contro i Rannese, che contribuisce a battere 11 a 1 con ben 4 gol e dando sostanza alla sua prestazione anche in difesa. Resta ancora da migliorare l'intesa con i giocatori e soprattutto con Giovanni in avanti, soprattutto in vista della fase finale dove il gioco di squadra sarà la chiave fondamentale per chiunque voglia ambire a un risultato di prestigio. Ma da un giocatore tatticamente intelligente e valido anche tecnicamente come lui si può ottenere questo e altro.
Voto 7+ - ESPLOSIVO

QASEM - Ahmed si conferma in gran forma giocando 2 partite di qualità e quantità contro i Ciociar-team, che letteralmente massacra con il suo pressing asfissiante e i suoi 7 gol, e contro i Losers, dove non sfrutta appieno alcune situazioni solo per questione di mira. Non basta sicuramente questo a sminuire un giocatore che della grinta fa la propria forza e che si è dimostrato ultimamente molto più disciplinato tatticamente e capace di leggere l'azione anche in fase di ripiegamento con grande beneficio per i difensori. Ora i playoff lo attendono e gli chiedono di essere decisivo. La risposta lui la conosce già.
Voto 7+ - INDIAVOLATO

PALERMO - 28 gol e il comando provvisorio della classifica di capocannoniere, mai un panzer era arrivato così in alto nella storia della franchigia bianco dorata. Nelle 3 partite mette a segno una infinità di gol (anche se il regolamento del cus gliene toglie ben 4 senza un motivo plausibile) , di assist e di recuperi, fa quello che vuole e nessuno lo ferma. I suoi gol rappresentano una grande iniezione di fiducia per il resto della squadra che si mette al suo servizio nel fornire assist per incrementare il bottino di gol. Anche per lui vale quanto scritto da ultimo per Ahmed.
Voto 8 - STELLARE

COVIELLO - Bastano 17 secondi a Vito per prendersi la Panzecaniggia, tanti quanti ce ne vogliono a lui per segnare il primo gol con la nuova casacca. Giocatore di grande classe unisce alla tecnica una ampia visione di gioco e una naturale capacità di dettare i ritmi dell'azione. Alla fine della gara con i Losers mette a referto ben 4 marcature, ma sorprende soprattutto la capacità di calarsi nel gioco di squadra fin da subito. La dirigenza ha pescato il jolly dal mazzo? La risposta, stavolta, è affidata ai playoff.
Voto 7,5 - SPERANZA

NUZZO - Anche se non gioca il capitano resta comunque nel cuore del progetto panzer, dopo vari rumors sulla sua presenza a bordocampo, il marittimese si presenta alla partita contro i Losers prendendosi gli applausi dei tifosi in tribuna e compiendo alcuni giri di campo. Peccato che il campo fosse quello da calcio a 8. E che fosse al buio. Stranamente in serata alcune giovani giocatrici di hockey su prato hanno lamentato di essere state importunate proprio in quei paraggi da uno sconosciuto che con voce dal marcato accento salentino le avrebbe invitate a trascorrere la serata in un elegante circolo sportivo nei pressi dei lungarni. Dopo la partita il capitano si è fermato ad insegnare ad Ahmed il suo proverbiale tiro della tigre. Del pallone non si hanno tracce.
Voto s.v.

domenica 12 febbraio 2012

Terremoto di passione

Pisa, 27 gennaio, ore 15,53 la terra TREMA. Nel tran tran generale di internet, tv e passaparola, nel traffico telefonico di amici e parenti preoccupati, inevitabile conseguenza di quello che potremmo definire come l'evento mediatico del mese, in pochi potevano immaginare quanto il cataclisma naturale fosse in realtà solo il timidissimo presagio di quello che sarebbe accaduto 5 ore più tardi su un campo di calcetto. Cinque predestinati, cinque uomini accuratamente selezionati per doti fisiche prima che tecniche e provenienti da ogni parte d'Italia, decisero sciaguratamente di riunirsi sotto un'unica bandiera con il preciso intento di sfregiare per sempre l'immagine di uno sport fino ad allora meritevole di dignità. La Panzecaniggia affronta nel 5° turno della prima fase un avversario privo di qualunque senso umanamente concepibile; l'unica squadra della storia del torneo che, non si fosse presentata a nessuna partita del girone con annesse sconfitte a tavolino e penalizzazioni, avrebbe chiuso i giochi con un passivo decisamente più decoroso. Sarebbe troppo semplice per me, forte di un 22 a 1, tessere le lodi dei nostri protagonisti, elargire voti sbalorditivi e narrare, a voi fedeli lettori del blog, i momenti salienti di quella che verrà ricordata nei secoli come la più larga vittoria della storia della Panzer, e chissà, forse di tutta la storia del calcio a 5 in Italia dal Secondo Dopoguerra. Lascerò invece poche simboliche righe vuote in segno di lutto allo sport venuto tristemente a mancare nella giornata odierna.

Per non dimenticare.







































(niente applausi)




In conclusione dell'articolo che non avrei mai voluto scrivere, riporto pochi dati per gli amanti delle statistiche. La Panzer chiude la prima fase vantando il miglior attacco del torneo e solo la quarta miglior difesa, confermando con i numeri il modulo di gioco a trazione anteriore adottato quest'anno ed invertendo il detto che vuole la difesa essere il miglior attacco; la classifica marcatori rende merito all'ottima stagione del bomber Palermo che con 28 reti si lascia dietro tutti candidandosi seriamente per il titolo di pichici stagione 2012.


Ma il dato più curioso che sicuramente farà discutere i nostri lettori e sul quale prego di soffermarsi come ha fatto il sottoscritto, è il figurare del caro Don Gionnino Gallo, prima uomo poi giocatore dall'esimia ed indiscutibile rettitudine morale, come unico Panzer sulla lunga "lista dei cattivi" del torneo